Highly Responsive to Prayers

東方靈異伝

Highly Responsive to Prayers

Highly Responsive to Prayers
Sviluppatore ZUN
Editore Amusement Makers
Data di uscita Full: Novembre 1996
Genere Scrolless Action Shooting Game
Gameplay Single-Player Story Mode
Piattaforme NEC PC-9800 / EPSON PC-486/586
Requisiti PC-98/EPSON PC(VX model o successivi), Intel 386 CPU o migliori (486 @33MHz o migliori), 3MB hard disk, EGC, FM sound board (PC-9801-86 consigliato), 550k RAM

東方靈異伝 ~ Highly Responsive to Prayers (Altamente responsiva alle preghiere) (romanizzato: Touhou Rei'iden = Straordinaria Leggenda Orientale) è il primo gioco della serie Touhou, rilasciato per i PC-98 giapponesi nel 1996. Si tratta dell'unico episodio, finora prodotto, ad avere una meccanica simile ad Arkanoid, pur presentando elementi di totale distacco.

Qualcosa ha distrutto l'Hakurei Shrine e la residente Shrine Maiden non ha intenzione di stare con le mani in mano. Passa attraverso l'ingresso per un altro mondo, con l'intenzione di localizzare e punire il responsabile del misfatto. Sebbene non sia in grado di danneggiare direttamente i suoi nemici, possiede un'incredibile arma: l'Hakurei Yin-Yang orb. Con quest'arma, Reimu è in grado di fare a fette chiunque le stia davanti... partendo dal presupposto che lei riesca a controllarlo!

Gameplay

Main article(s): Highly Responsive to Prayers/Gameplay
Main article(s): Highly Responsive to Prayers/Gameplay/Strategy

Highly Responsive to Prayers introduce la Shrine Maiden Reimu Hakurei, che tenta freneticamente di condurre una sfera Yin-Yang rimbalzante per colpire i vari bersagli sullo schermo, "carte" e "boss" nella stessa maniera. Reimu può far rimbalzare la palla sia colpendola col suo gohei (o bastone sacro) che entrando in scivolata; è possibile spararvici addosso per un ulteriore rimbalzo. I nemici più vi potranno rispondere a loro volta, ma potete annullare i loro colpi con i vostri o persino deviarli facendo oscillare il vostro gohei. Solo la sfera Yin-Yang può danneggiare i nemici, invece, i vostri semplici spari non avranno alcun effetto contro i nemici. Come ultima risorsa, Reimu può utilizzare una "bomba", una per ogni vita, per colpire un gran numero di tessere disposte sullo schermo. Né la bomba né i colpi potranno danneggiare il boss, che dovrà essere opportunamente colpito con la palla Hakurei.

Il gioco è composto da diversi livelli a schermata fissa che aumentano in difficoltà progressivamente, con un boss fight che si verifica ad ogni quinto livello. Reimu perderà una delle sue vite ognivolta che verrà colpita da un proiettile (sia esso laser o magia) del nemico o se colpita dalla propria sfera Yin-Yang.

Con la sconfitta del primo boss la storia si divide e il giocatore si trova al bivio tra la strada per il Jigoku (l'Inferno shintoista) e quella per il Makai. Ognuno dei percorso ha caratteristiche uniche per gli stage, boss, ed ending.

Storia

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Non abbiamo il tempo di farci un'idea su come sia Gensokyo che subito irrompe Reimu Hakurei, una sacerdotessa (dal giapponese 巫女 miko, tradotto come "ragazza del tempio") del tempio Hakurei. Il Santuario si trova vicino all'ingresso dell'Inferno e all'ingresso del Makai, il Mondo dei Demoni (Demon World nella traduzione inglese).

Uscendo dal Santuario, Reimu viene messa alla prova dal suo guardiano, Shingyoku. Dopodiché si presenta la scelta.

Se il percorso scelto è il Makai, la nostra eroina fronteggia il misterioso e malvagio YuugenMagan. Poi incontra Elis, la diavolessa (non così) innocente. Ai margini del Makai, Reimu entra nel Fallen Shrine e fronteggia Sariel, l'Angelo della Morte. Sariel può aver attirato Reimu dentro al Fallen Shrine desiderando di intrappolarla per sempre nel Makai. La nostra eroina sconfigge Sariel e fugge dal Makai, fiera delle sue abilità con la sfera Yin-Yang.

Se il percorso scelto è il Jigoku, Reimu affronta Mima, la fantasma vendificativa. La fantasma è stata probabilmente assassinata, come si potrebbe dedurre dalla lama insanguinata. Sconfittala, incrocia un'anonima Kikuri, per poi addentrarsi nel profondo del Jigoku. Quivi si trova il Silent Shrine e la sua abitante, Konngara, la quale potrebbe aver distrutto il santuario di Reimu per pura invidia. L'eroina sconfigge Konngara e lascia il Jigoku, sperando di riparare il suo santuario il prima possibile.


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